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Lo Smeraldo: storia di una perla dal fascino pugliese

23 Apr 21 | Matrimonio | 0 commenti

In ogni storia di impresa familiare, quasi per convenzione obbligata, si dice che i figli siano nati nella “bottega” dei loro genitori. Nel caso di Luciano Papagna, invece, la questione è assolutamente fuori di metafora. Lui, infatti, nel 1970 è nato nel pieno dell’organizzazione di un evento: uno dei tanti matrimoni che i suoi genitori organizzano dagli anni ’60.
È quindi normale, quando gli chiedi del mondo del wedding e della capacità di curare le relazioni per coltivare clienti, che per lui l’acronimo Pr non stia per Public Relashions ma per «Pranzi e Ricevimenti. Davvero, ci sono nato in questo mondo. E poi a me gli inglesismi non piacciono. L’italiano mi piace e con la mia famiglia portiamo avanti l’orgoglio della nostra pugliesità».

Una caratteristica che da sempre ha distinto la sala ricevimenti Lo Smeraldo, nata nel 1968 e che da più di cinquant’anni rappresenta una delle eccellenze della Regione nell’organizzazione di matrimoni.

«Cinquant’anni sono un’eternità nel mondo del wedding – spiega Papagna – il nostro settore richiede continui aggiornamenti, sia nel pensare gli spazi degli eventi, sia nelle modalità di svolgimento».

A proposito: qual è la prima cosa che racconteresti della vostra realtà imprenditoriale?

«Racconterei della Puglia. Non solo perché ci lavoriamo, ma perché è la terra che raccontiamo attraverso Lo Smeraldo: dagli ulivi, ai muretti a secco, ai vasi in terracotta, che fanno da cornice ai sessantamila metri quadrati di parco, fino ai nostri menù, ispirati ai piatti tradizionali ma continuamente rivisitati in chiave gourmet».

Un modo genuino per unire tradizione e innovazione.

«Certo. Ma anche un’evoluzione naturale per accogliere le richieste degli sposi di oggi. Prima erano i genitori a organizzare l’evento, quindi le richieste erano legate molto alla tradizione culinaria. Oggi sono gli sposi a decidere, e per loro la particolarità a tavola è un elemento imprescindibile».

La particolarità a tavola, ma anche l’unicità dell’evento.

«Assolutamente: è un altro aspetto fondamentale per questo tipo di eventi. Se per noi, all’inizio, l’enorme estensione della struttura poteva essere uno svantaggio, oggi è un punto di forza. Abbiamo la possibilità di offrire così tante soluzioni di ambienti (fra spazi al chiuso e all’aperto) che ogni matrimonio risulta unico».

Quanto c’è del tuo nell’evoluzione che in questi anni ha avuto Lo Smeraldo?
«Ci tengo a precisare che prima di me c’è la staff e il suo affiatamento. Un valore nel quale credo molto. Senza una squadra eccellente non si va da nessuna parte. Per tornare alla tua domanda posso dire che c’è tanta passione e una continua formazione. Dopo aver frequentato la “Enzo Miccio Academy sono diventato wedding planner e wedding coach. Faccio consulenze esterne a strutture ed eventi, un’altra parte del mio lavoro che arricchisce molto l’organizzazione nella nostra realtà».

In cinquant’anni di attività il mondo dei matrimoni è cambiato tantissimo. Qual è la novità che salta agli occhi negli eventi di oggi?

«Sembrerà strano, ma la vera novità è un ritorno al passato: negli anni ’80, quando la festa in sala terminava, si andava a casa e poi si tornava per una sorta di post matrimonio. Esattamente quello che accade oggi, con l’unica differenza che a casa non si torna. Anche per questo è necessario organizzare programmi agevoli, freschi, semplici. Nel nostro caso abbiamo creato la formula “uno più uno uguale voi”. Spesso i matrimoni si festeggiano in settimana e non tutti hanno la possibilità di saltare una giornata di lavoro. Per questo abbiamo lanciato la proposta di dividere l’evento in due: una prima parte del banchetto si conclude con il taglio della torta intorno alle 19. A quel punto scatta il secondo evento, al quale si aggiungono gli invitati che non hanno potuto festeggiare della mattina. Per loro c’è un secondo taglio di torta, ovviamente dopo tanto divertimento, angolo bar, buffet di frutta e dolci».

Un’idea pensata davvero per tutti.

«Sì. E soprattutto un’idea, questa come ognuna sviluppata nei nostri eventi, che ha al centro la cura di ogni minimo dettaglio».

Dott. Luciano Pio Papagna – lomseraldo.it

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